Chiesa di San Biagio

Edificata anticamente presso le mura del castello, la chiesetta di San Biagio è attestata già nel 1504. Situata lungo la strada che porta al castello, si trova all’incirca in posizione intermedia tra l’Arco di San Giorgio e il Cioché d’le Ronse; si può raggiungere inoltre dalla scalinata cosiddetta del “Truchet”, che collega l’inizio del borgo San Rocco con la salita al castello. 

Interamente in mu¬ratura a vista, la cappella presenta una pianta curiosa: ad un corpo centrale circolare sono addossati due corpi rettangolari che costituiscono la facciata ed il presbiterio. 
La facciata è caratterizzata dal portone, raggiungibile grazie ad una scalinata di accesso, dai fregi che lo sovrastano e da alcune piccole finestre.

Attualmente, la cappella appartiene ad un privato ed è in disuso.
E’ possibile ammirare un affresco di San Biagio nella chiesa di Santa Maria del Monastero.
La tradizione racconta che il Santo sarebbe stato medico e poi vescovo della città di Sebaste in Armenia, l’odierna Anatolia.

Condannato al martirio durante le persecuzioni in oriente all’epoca di Costantino,  si rifugiò in una grotta, curando gli animali. scoperto dai cacciatori  fu processato e  morì martire nel 316. Lungo la strada che conduceva al luogo dell’esecuzione, avrebbe guarito un fanciullo che stava morendo soffocato da una lisca di pesce ed è per questo motivo che oggi è venerato in tutto il mondo cristiano come protettore della gola.

San Biagio è invocato con il gesto simbolico delle due candele benedette appoggiate al collo dei fedeli.
La festa si celebra il 3 febbraio.

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